SORPRENDENTI CURIOSITÀ SUL MONDO DEI LOGHI

Scopri 5 fatti curiosi che non sapevi sull’interessante mondo dei loghi.
Un grande logo dovrebbe comunicare in un istante l’identità di un brand ed essere ricordato per tutta la vita. È una grande responsabilità per un’immagine così piccola, sì, ma la verità è che i migliori loghi lo fanno. C’è qualcuno che non riesce a disegnare il logo Mercedes-Benz in pochi secondi o a riconoscere una maglietta Lacoste grazie al suo minuscolo coccodrillo?
In realtà, c’è molto che non sappiamo su queste immagini semplici ma efficaci. Sai qual è il logo più antico ancora in uso, hai un’idea di quale logo è costato di più disegnare? O sapresti riconoscere i simboli nascosti all’interno di alcuni dei loghi più iconici del mondo?
1) QUAL’È IL LOGO PIÙ ANTICO ANCORA IN USO?
La lealtà è un valore sfuggente in questo mondo in continua evoluzione. Nonostante ciò, il birrificio belga Stella Artois è fedele al proprio logo da più di tre secoli. Il corno in alto si riferisce al luogo di nascita del marchio, Den Hoorn (una città il cui nome significa “il corno” in olandese), mentre la cornice decorata si ispira all’architettura fiamminga della città.
2) QUANTO COSTA PROGETTARE UN LOGO FAMOSO?
Sebbene Twitter sia ora un’azienda multimiliardaria, il graphic designer Simon Oxley ha addebitato solo $ 6 per realizzare il suo primo logo. La “colomba” di Nike ha una storia simile, poiché il marchio di abbigliamento sportivo ha pagato solo $ 35 per realizzarla. All’estremo opposto, tuttavia, ti imbatterai in alcuni numeri strabilianti. La compagnia petrolifera e del gas BP ha sborsato 211 milioni di dollari per ridisegnare il suo logo, mentre la compagnia postale del governo norvegese Posten ha speso 55 milioni di dollari per dare alla sua immagine aziendale un nuovo volto.
3) QUALI SEGRETI PUÒ NASCONDERE UN LOGO?
Hai mai notato che c’è un orso nascosto nella montagna con il logo Toblerone? Poiché il marchio di cioccolato proviene da Berna, sede del famoso monte Cervino noto anche come La città degli orsi, il suo logo racchiude perfettamente le sue radici svizzere. Il Tour de France è riuscito anche a invertire la parola “tour” per trasformarla nella bicicletta che vedete al centro del suo logo. E nel caso pensassi che fosse una mossa intelligente, Unilever, che è presente in tutto, dall’igiene alla nutrizione, ha nascosto 24 simboli e immagini all’interno del suo logo a forma di U.
4) BIBITE AGGRESSIVE: PEPSI CONTRO COCA-COLA
Puoi dire la differenza tra Pepsi e Coca-Cola? Nel 1898, Pepsi cercò di disegnare un logo che mostrasse che davvero non puoi. Il famoso marchio utilizzò un carattere tipografico e un colore simile al suo rivale per confondere i suoi consumatori, far credere loro che fosse la stessa azienda e fargli provare la sua bevanda. Da allora Pepsi si è allontanata sempre di più da quel tentativo di imitazione, basando il suo logo più recente sulla sezione aurea.
5) LA MOSSA DEL COCCODRILLO
Nel 1923, l’allenatore di tennis di René Lacoste gli promise di regalargli una valigia di pelle di coccodrillo se avesse vinto la sua prossima partita di Coppa Davis. Lacoste perse, ma i cronisti dell’epoca scrissero che aveva “combattuto come un vero coccodrillo” in riferimento alla scommessa. Il soprannome di “The Crocodile” è stato immortalato quando l’artista Robert George, amico di Lacoste, ha ricamato l’animale sulla giacca che il tennista indossava in ogni sua partita: sarebbe stato il primo di innumerevoli capi che avrebbero indossato l’iconico coccodrillo da allora.